In giro per MIlano Fuori WordCamp

Fuori WordCamp Italia 2022 – In giro per Milano

Abbiamo pensato di segnalarti alcune mete di luoghi di Milano da non perdere e altri più insoliti e fuori dalle più tradizionali e famose mete turistiche: andare ad un WordCamp, in fondo, significa anche scoprire luoghi nuovi. E a Milano c’è davvero l’imbarazzo della scelta, oltre a Duomo, la Pinacoteca di Brera o la Casa del Manzoni…

Prontə? Via!

Museo del Novecento

Il Museo del Novecento è ospitato all’interno del Palazzo dell’Arengario, in piazza del Duomo, dove sono esposte più di trecento opere selezionate tra le oltre quattromila opere di arte italiana del XX secolo.

Accanto all’attività espositiva, il museo è impegnato nell’opera di conservazione, studio e promozione del patrimonio culturale e artistico italiano del XX secolo. L’architettura stessa del Palazzo è una grande installazione in perenne dialogo con la città: merito della grande rampa a spirale all’interno della struttura, un elemento funzionale che collega diversi piani della torre, dal livello della metropolitana alla suggestiva terrazza sul Duomo.

Palazzo Reale

Palazzo Reale è il cuore espositivo del centro di Milano, una struttura del Comune di Milano che da anni programma, progetta e gestisce grandi mostre d’arte per il grande pubblico.

Sono in corso le seguenti mostre:

  • Le Pietà di Michelangelo – Tre calchi storici per la Sala delle Cariatidi – gratuita. l’esposizione ti consentirà di apprezzare l’arte e l’inventiva michelangiolesca attraverso il confronto di tre calchi otto-novecenteschi.
  • Max Ernst – la prima retrospettiva in Italia dedicata a Max Ernst (1891-1976), pittore, scultore, poeta e teorico dell’arte tedesco, poi naturalizzato americano e francese.
  • Richard Avedon – Relationships – Fino al 29 gennaio 2023, Palazzo Reale di Milano celebra Richard Avedon (1923-2004), uno dei maestri della fotografia del Novecento, con la mostra che ne ripercorre gli oltre sessant’anni di carriera attraverso 106 immagini provenienti dalla collezione del Center for Creative Photography (CCP) di Tucson (USA) e dalla Richard Avedon Foundation (USA).
  • Bosch e un altro Rinascimento – Per la prima volta, Milano rende omaggio al grande genio fiammingo Jheronimus Bosch e alla sua fortuna nell’Europa meridionale con un progetto espositivo inedito che presenta una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori, rappresenta l’emblema di un Rinascimento “alternativo”, lontano dal Rinascimento governato dal mito della classicità, la prova dell’esistenza di una pluralità di Rinascimenti, con centri artistici diffusi.

Sulle tracce di Leonardo Da Vinci

Leonardo, l’uomo dell’ingegno, colui che faceva in modo eccelso e creativo qualsiasi cosa, dall’ambito scientifico e tecnologico a quello artistico, arrivò a Milano trentenne e vi rimase per circa venti anni. In quel periodo Milano era mossa da un forte spirito rinascimentale e l’incontro di Leonardo con Ludovico il Moro rappresentò un punto di svolta.

Nella sua permanenza a Milano, creò capolavori di incredibile bellezza, potenti nel messaggio e grandi nella loro magnificienza. Ecco un itinerario di 7 luoghi dove resta indelebile l’impronta di Leonardo.

  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove troviamo L’Ultima Cena, uno dei più noti e misteriosi capolavori eseguiti da Leonardo da Vinci.
  • Casa degli Atellani, offre l’occasione di ammirare quanti interessi curasse Leonardo (oggi lo definiremo un multipotenziale): oltre al chiostro e agli scaloni di pietra, è possibile ammirare i cosiddetti Orti di Leonardo, in particolare una vigna che gli venne donata da Ludovico il Moro.
  • Castello Sforzesco, da rocca difensiva a caserma militare, da residenza a sede di istituzioni culturali e musei; ritroviamo il segno lasciato da Leonardo da Vinci nella Sala delle Asse. Qui è conservata una pittura parietale realizzata su intonaco tempera, attorno al 1498. Oltre a questo, nel Castello è custodito il Codice Trivulziano, la celebre raccolta di disegni e scritti di Leonardo da Vinci.
  • Di fronte al Parco dell’Ippodromo è possibile ammirare una copia del Cavallo di Leonardo da Vinci, un condensato di tutte le sue conoscenze tecniche, del suo estro artistico e dell’indiscutibile bravura. Il monumento equestre originale dedicato a Francesco Sforza, progettato tra il 1482 e il 1493, non fu mai realizzato perché le 100 tonnellate di bronzo necessarie furono utilizzate per realizzare dei cannoni da usare a difesa contro l’attacco di Luigi XII.
  • Pinacoteca Ambrosiana: è in questo straordinario luogo che è ospitata la più ampia collezione di fogli leonardeschi, noti come il Codice Atlantico, che lascia tutti i visitatori senza fiato.
  • Conca dell’Incoronata si tratta di un antico ponte e la relativa chiusa con i lignei portoni, le cosiddette “porte vinciane”.
  • Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci: con i suoi quarantamila metri quadrati di estensione, è il più grande museo scientifico e tecnologico italiano, dove troviamo anche un’altra importante collezione di modelli storici, realizzati direttamente tramite i disegni leonardeschi.

I fenicotteri a Villa Invernizzi

Anche a Milano si possono trovare… fenicotteri rosa! Basta andare a Villa Invernizzi e sbirciare fra le foglie di rampicanti che ricoprono il cancello.

Villa Invernizzi è una dimora privata (del Cavalier Invernizzi, quello dei formaggini Susanna, del formaggino Mio e del gorgonzola Gim, per intenderci). L’unico modo per poter vedere e fotografare i fenicotteri di Milano è curiosare tra le foglie delle siepi, perché è chiusa al pubblico e non c’è alcuna possibilità d’ingresso.

Sbirciare e fotografare di nascosto non è illegale né fastidioso. Ormai è prassi trovare persone che si fermano e tentano di immortalare i fenicotteri di Milano.

Museum Of Dreamers

Si tratta di un museo temporaneo e assai particolare, molto instagrammabile, composto da una raccolta di 15 installazioni emozionali ed immersive che restaranno disponibili all’accesso pubblico fino al 18 Dicembre 2022. Un luogo da sogno dove ciò che si immagina diventa realtà, le aspirazioni si trasformano in ispirazione, gli spazi in piattaforme per condividere sogni.

Castello Pozzi (o Castello di carte)

In zona City Life, in Viale Berengario, si trova il Castello Pozzi, edificio costruito per conto di Claudio Tridenti Pozzi, dell’omonimo ben noto atelier di abbigliamento che vestì anche i reali d’Italia. L’installazione delle carte è successiva e si deve a Rinaldo Denti, attuale proprietario del castello, ed Elio Fiorucci, stilista: un indiscutibile tocco d’arte e di colore in mezzo al grigiore cittadino. Suggestivo anche in notturna, quando si illumina di giochi di colori al neon.

Toilet Paper in Via Balzaretti

ToiletPaper X Milano è un progetto dell’omonima rivista di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari che, in occasione della Design Week 2022 ha trasformato via Balzaretti in un’opera d’arte permanente, cambiando veste a case e palazzi.

La via è già da tempo meta di turisti poiché al civico 4 si trova la sede dell’iconica rivista d’arte: all’interno dell’edificio decorato con l’inconfondibile motivo dei rossetti rossi, prende vita la rivista fatta di sole immagini.

Ma è tempo di uscire dal guscio e di espandersi: per questo è stato messo in piedi un progetto per espandere l’estetica fotografica racchiusa nelle pagine di Toiletpaper a tutta via Balzaretti.

Villa Necchi Campiglio

Villa Necchi Campiglio, donata al FAI da Gigina Necchi Campiglio e Nedda Necchi nel 2001, è un luogo assolutamente da visitare anche solo per bere un caffè al bar e fare un giro nel magnifico giardino. Acquistando il biglietto è anche possibile fare un tour all’interno della villa che oltre ad offrire uno spaccato storico è stata anche location di numerosi film.


Non ti resta che munirti di scarpe comode, Google Maps a portata di smartphone e macchina fotografica: buona scoperta di Milano!

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